L’opera replica con piccole varianti nella stesura l’analogo dipinto di Domenico Piola appartenente al Palazzo Torriglia di Chiavari. Il dipinto faceva parte con ogni probabilità di un gruppo di quattro tele simboleggianti le stagioni. I fiori ed i frutti sono evidentemente i prodotti della natura al risveglio, mentre il pappagallo e la scimmia, secondo l’Iconologia di Cesare Ripa (1603) erano attributi anch’essi della Primavera. Come di consueto il Piola si avvale nell’esecuzione delle nature morte e degli animali, della collaborazione del cognato Stefano Camogli, gran specialista del genere. Si ringrazia Camillo Manzitti per l'attribuzione di quest'opera.