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Michele Antonio Rapous (Torino 1733-1819)
Parco con cascate e trionfi di fiori, frutta, bacile, vasi ed architetture da giardino

€ 20.000,00 / 30.000,00
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Michele Antonio Rapous (Torino 1733-1819) Parco con cascate e trionfi di fiori, frutta, bacile, vasi ed architetture da [..]

olio su tela, cm 192 x 268
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Bibliografia G. Sestieri, Nature morte italiane ed europee del XVII e XVIII secolo, catalogo della mostra, 26 Ottobre – 15 Dicembre, Galleria Lampronti, Roma 2000, pp. 94-95. Bibliografia comparativa La natura morte in Italia, Milano 1989, I, pp. 193-195, nn. 187-188 e 208-211; Fasto e Rigore. La Natura morta nell’Italia settentrionale dal XVI al XVII secolo, catalogo a cura di G. Godi, Milano 2000, pp. 128-129. Alla attività matura di M. A. Rapous, probabilmente nel penultimo decennio del Settecento, quando era ancora stipendiato per decorazioni nei principali edifici della corte, si può pertinentemente assegnare questa grandiosa leggerezza pur nella sua imponenza. Essa esprime perfettamente il gusto di questo “fiorista” torinese, “orientato verso la rocaille austriaca e “francese”, e caratterizzata dall’uso di stilemi ornamentali più tipici degli degli interni (in particolare si faccia riferimento al repertorio ideato dagli architetti sabaudi, sotto la guida di B. Alfieri). A. Griseri (La natura morta in Italia, Milano 1989, I, pag. 176) ha mirabilmente sintetizzato l’atteggiamento del Rapous sostenendo che nelle sue opere “la natura morta vi appare come un’idea arcadica, sostenuta a velature azzurre con grigi in trasparenza, per un risultato ottimista dove anche i frutti erano assimilati ai fiori al limite dell’impalpabile”. Michele Antonio Rapous, educatosi nella bottega del fratello Vittorio Amedeo, si specializzò subito nella pittura di “fiori” e “architetture”, riscuotendo grande successo sin dal 1758, quando fu attivo nella bottega assoldata dal duca di Chiablese per la decorazione del Castello reale di Venaria, e in seguito chiamato a lavorare per l’aristocrazia e l’alta borghesia ruotanti intorno alla corte sabauda. È interessante notare il tono “leggero” delle opere di questo maestro, indicato dalla stessa terminologia che compare nei documenti di commissione(“fiori e architetture”, “grotteschi intrecciati a fiori”, “fiori e frutta a cascate”, “ghirlande, cascate ed ornati”), dove risulta evidente il carattere disimpegnato ed ornamentale di questo raffinato epigono della tradizione settecentesca. Nonostante la superficialità delle opere a lui commissionate si noti come l’esecuzione non scada mai in una conduzione sciatta e noncurante, ma piuttosto come le sue nature morte siano sempre caratterizzate da un’impeccabile accuratezza e da una capacità compositiva tanto piacevole e garbata quanto dinamica ed equilibrata. Tali doti furono sicuramente alimentate dai contatti con i decoratori austriaci e francesi all’opera a Venaria (nel piede figurato del grande bacile presente nel quadro in mostra si nota un chiaro riflesso dell’arte del Meissonier), ma anche dalla cognizione di opere analoghe eseguite da naturamortisti italiani come Margherita Caffi e Gaspare Lopez. Giova notare che i termini iconografici, sopra riportati, appaiono perfettamente appropriati per la descrizione di questa tela, che trova calzanti riscontri con altre opere del Rapous per quanto attiene l’analisi dei fiori e la loro esposizione. Tipiche di questo artista sono anche la vividezza cromatica e luministica della tavolozza, che avvalora forme incisive e fortemente lineari, e la profonda sintonia con gli ideali disimpegnati di un’ultima “arcadia” settecentesca che scaturisce da questa composizione. Confronti diretti si possono ritrovare nel repertorio illustrato dedicato a Michele Antonio in La natura morte in Italia (Milano 1989, I, pp. 193-195, nn. 187-188 e 208-211). Utile è infine il riscontro con le due tele esposte Mostra della Reggia di Colorno (Fasto e Rigore. La Natura morta nell’Italia settentrionale dal XVI al XVII secolo, Catalogo a cura di G. Godi, Milano 2000, pp. 128-129).
Live auction 298

Old Masters Paintings - I

wed 17 May 2017
Genoa
SINGLE SESSION 17/05/2017 Hours 15:00
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