Corpo cilindrico, lievemente rastremato, base piatta, bocca lievemente estroflessa. Tipologia di albarello, inedito, “pseudocufico” del tipo “in azzurro prevalente”. Nel registro centrale si sviluppa un decoro “ a settori “ sempre distinta a metà da una filettatura, poi scandita dall’estrema stilizzazione dell’alfabeto pittografico arabo, non riconoscibile, a causa degli intrecci (1). Al recto entro un medaglione a foglie e frutti, annodato, lo stemma “perale“ con un leone ed una mezza ruota da carro, fu pubblicato da G. Cora come stemma delle famiglia Marzalogli o Buffoni di Bologna (CORA G. , “Storia della maiolica di Firenze e del contado, 1973, tav. 132). Il colletto è decorato con un motivo vegetale mentre la fascia sulla base con motivo geometrico. I vari registri sono separati da filetti sempre in monocromia prevalente. Note: (1) BERTI F. “Storia della ceramica di Montelupo“, 1999, vol. terzo, pp. 127-128 Bibliografia di riferimento: BERTI F. op. cit. 1999, pp. 238-239.