Corpo ovoidale su alto piede. Lungo collo, bocca estroflessa, anse serpentiformi con mascherone in rilievo. Su una faccia è istoriato un episodio di storia antica, forse romana, con la scena di una donna con il consorte e altre figure femminili mentre incontrano un comandante romano. Varie le ipotesi attributive (1). Di raffinata esecuzione pittorica, al verso uno stemma ancile , troncato, diviso da una fascia orizzontale con due stelle e giglio , sorretto , ai lati, da figure allegoriche (la Fortezza e la Prudenza). Opera che costituisce, in qualche modo, un raffinatissimo saggio di “pictura compendiaria “ faentina (1). Note: (1) RAVANELLI GUIDOTTI C. “Importanti maioliche italiane dal Rinascimento al Barocco“, 2016, scheda p. 63