La coppa, con ampio cavetto, bassa parete, bordo estroflesso e piede ad anello, è dipinta, al recto, con un episodio della storia romana che vide la discesa di Annibale in Italia dalle Alpi francesi. A sinistra Annibale, con tre soldati, indica un gruppo di prigionieri romani i “Questor, Pretori e Giovani Romani“ come dalla legenda sul verso della coppa. Dieci le figure, ben disposte in primo piano, tra un fiume, un villaggio, rocce e tende da campo. Le caratteristiche cromatiche-stilistiche e la grafia della legenda fanno sì che l’opera possa essere ascritta alla bottega di Guido Durantino tra il 1540 e il 1560 (1). La coppa caratterizza un gruppo, piuttosto omogeneo, di opere del cosidetto “Hannibal service“ su episodi della seconda guerra punica (219-217 a.C.) detta “Cisalpina“, studiato in parte da Rudolph Drey. Il pittore si è ispirato a fonti grafiche dell’epoca. Note: (1) RAVANELLI GUIDOTTI C. “Da una ricerca storico-artistica“, 2014.