Carlo Maratta fu celebrato come il massimo pittore del suo tempo, e certamente la sua pittura fu quella che maggiormente riuscì a conciliare i due indirizzi artistici della seconda metà del secolo XVII, il Classicismo di derivazione raffaellesca ed il Barocco, al punto da influire su gran parte dei pittori contemporanei. L'attribuzione del quadro al Maratta è suggerita da alcune figure che, con piccole variazioni, si ritrovano simili in alcune sue opere note.