Si tratta di un’opera tradizionalmente attribuita a Giuseppe Maria Crespi, benché non appartenga alla più consueta produzione della lunga ed indefessa attività del pittore. La quasi sfrontata sicurezza delle pennellate e la consistenza materica, con cui è reso il severo vigore espressivo del solenne personaggio biblico, sono tuttavia tipici del Crespi.