Questa rara caffettiera va a integrare come unicum documentato la produzione di argenti per uso domestico dell'orafo Giovanni (il giovane) Bellavite (Verona 1739-Mantova 1821), discendente di una famiglia di valenti orafi e argentieri veronesi che ha capostipite Niccolò Bellavite il Vecchio (1617-1692). Giovanni è, come testimoniano le sue opere conservate nelle collezioni, nelle chiese e nel Muse Diocesano di Mantova, il più importante orafo operante nella città virgiliana nella seconda metà del '700.