"Non appare agevole identificare il soggetto del dipinto, la cui origine sembra da ricercarsi in ambito mitologico o allegorico. Nelle pagine dell'Iconologia pubblicata nel 1603 da Cesare Ripa, testo fondamentale per l'esegesi iconologica della pittura barocca italiana, non appaiono tuttavia raffigurazioni identiche a questa: l'indicazione che individua il tema trattato in 'Genio alato' si evince dalla riproduzione fotografica di una tela del tutto simile a quella qui in esame che si conserva a Bologna, nella fototeca che fu di Federico Zeri, nell'inserto denominato 'Onorio Marinari' (busta 528, scheda n. 52092): per quel dipinto Mina Gregori, pioniera degli studi sul Seicento toscano, suggerì l'attribuzione al pittore fiorentino Onorio Marinari, in seguito ribadita da chi scrive nella monografia a quest'ultimo dedicata (cfr. S. Benassai, Onorio Marinari pittore nella Firenze degli ultimi Medici, Firenze, Mandragora, 2011, n. 83, p. 153). (...)"
Expertise Silvia Benassai
Provenienza: Collezione Privata, Cagliari