La prova, monogrammata AV in basso a sinistra, reca sul verso il marchio di collezione J. Grunling, noto collezionista viennese di inizio Ottocento. Per molto tempo gli addetti ai lavori hanno ritenuto che il soggetto fosse tratto da un'invenzione raffaellesca, per poi ricredersi e ipotizzare si tratti di un'iconografia proveniente dall'ambito veneto e con tutta probabilità da un disegno di Giovanni Bellini, destinato all'incisione. Bibliografia: Bartsch, n. 103; Passavant, n. 25; Lugt, n. 1463