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Vaso con manici a serpi e decoro a raffaellesche
1878-1879 circa

€ 800,00 / 1.200,00
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Description

Vaso con manici a serpi e decoro a raffaellesche 1878-1879 circa

Maiolica dipinta in policromia. Marca: “Ginori” sormontato da corona, in blu; modello 31; decoro 485. Altezza cm 67 . Conservazione: ottima; tre anse dei serpenti rincollate

Fin dagli anni quaranta del Settecento risulta documentata presso la Manifattura Ginori una produzione di maioliche, che solamente dalla metà dell’Ottocento, in concomitanza all’avvento delle Esposizioni Internazionali, è divenuta elemento d’arredo acquisendo la denominazione di “maiolica artistica”.
L’esemplare qui presentato, di forma ovoidale sagomato nella parte finale e con piede applicato, appartiene a questo genere. Per il numero di decorazione “485”, visibile sotto al piede, è databile intorno al 1878-1879, mentre il numero di modello “31” suggerisce un’ideazione all’incirca tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta dell’Ottocento.
È interamente decorato a “grottesche”, che riprodotte sulla maiolica smaltata in banco prendono la denominazione di “raffaellesche”. Questo genere, definito negli inventari della manifattura anche “a ornato”, ebbe larga diffusione nella pittura murale dei soffitti di dimore quattro-cinquecentesche, di cui si hanno pregevoli testimonianze a Firenze, ad esempio, nelle Gallerie degli Uffizi e a Palazzo Vecchio, oltreché nelle maioliche rinascimentali.
Nel revival neo-rinascimentale sviluppatosi nell’Ottocento, un ruolo di rilevanza nella decorazione di maioliche lo ha avuto questo genere pittorico, rielaborato e adattato nelle fabbriche di ceramica dell’epoca. È noto che nella Manifattura Ginori siano stati disegnati motivi a “grottesche” durante la seconda metà dell’Ottocento, come documentato da alcuni progetti di decorazione di piatti firmati e datati 1893.
Tornando al nostro esemplare, il motivo a “raffaellesche” trova corrispondenza con gli oranti a candelabra classici. Rispetto alle “grottesche” rinascimentali, nella composizione vi è un maggior respiro e equilibrio derivato dalle simmetrie dei soggetti rappresentati. Per l’articolata composizione, il motivo con i due uccelli di fantasia affrontati con al centro un’arpia, riuniti da una mensola sottostante con un serpente iscritto in una cornice ovale, è da ritenersi il fronte del vaso. Sul retro, all’interno di una cornice ovale è dipinto un busto alludente a un cammeo su fondo nero. Richiamo classicistico riferito al gusto antiquario ancora presente nell’Ottocento.
Accentuano l’eleganza della forma bombata del vaso le due anse serpentiformi, abilmente modellate a mano, terminanti con mascheroni alludenti a protomi di satiri, appartenenti al repertorio decorativo delle “grottesche”, ma anche riconducibili alla celebrata tradizione scultorea fiorentina e in particolare cinquecentesca.
Live auction 789

Majolica and Porcelain

tue 13 December 2022
Genoa
SINGLE SESSION 13/12/2022 Hours 10:00
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