“L’opera era nello Studio dell’artista e fu inclusa nell’inventario al n.3. Esposta a Venezia fu allora venduta da Felice Abbiati al signor Piero Parisi per lire 500.
La Clementina è una località vicinissima a Volpedo caratterizzata dalla presenza di una cascina che qui infatti si vede sullo sfondo a sinistra. L’impostazione dell’opera è simile a ‘Novembre’ con un albero al centro della veduta che allarga i suoi rami a stabilire il termine superiore della scena.
Il tema del paesaggio viene sviluppato con particolare impegno e interesse da Pellizza nei primi anni del Novecento dopo il viaggio a Parigi per l'Esposizione universale del 1900, in cui aveva osservato con attenzione i "barbizonniers" e dopo la visita alla biennale di Venezia del 1901 delle opere di Fontanesi che lo spingono a riconsiderare il suo impegno per l'osservazione della natura sia in disegni che in quadri.
Se in alcuni casi i paesaggi si legano alla resa di particolari effetti di albe o tramonti, nella Clementina è il grande albero che domina al centro, ma è un albero molto diverso da quello studiato nel quadro “i pastori nel prato di Mongini” o in “Il girotondo”. Nella Clementina il tema è esclusivamente la natura che si incarna nel grande albero sotto cui si sviluppa una campagna in cui si vedono, non dominanti ma riassorbite in essa una casa e una donna china nel lavoro. Ne emerge una visione che riassorbe e carica la natura di valori emotivi e simbolici. La tecnica è ormai lontana dal divisionismo ottico degli anni novanta ma è ricca di variazioni sottili, che traducono la percezione in uno stato d'animo.”
Aurora Scotti