La bella e raffinata composizione, che mostra la figura del Redentore con la testa reclinata e gli occhi semi chiusi nell’atto di esalare l’ultimo soffio di vita, è permeata da un sentimento di tragica serenità, che rimanda ad una timbrica stilistica che fonde i modi classicheggianti del primo Rinascimento toscano con il senso realistico tipico della radice veneta.