Presenta una decorazione ad “arte povera”, una tecnica veneziana, in gran voga nel Settecento, a imitazione della laccatura ma più sbrigativa, meno pregiata e meno laboriosa della decorazione a lacca. Consisteva nell’applicare sulla superficie lignea, trattata con un fondo a lacca, figure ritagliate da incisioni. Le figure erano poi ritoccate e protette da diversi strati di sandracca, una resina trasparente, fino ad annullare lo spessore della carta e ottenere una superficie levigata e lucida.
Sono le scene galanti a decorare il mobile in oggetto, già ricco nel disegno fortemente sagomato.